La storia della Cattedrale di Nicotera ha inizio nel 1065 con Roberto il Guiscardo, che la fece erigere in stile normanno, con la prospettiva rivolta verso il castello. Fu successivamente ricostruita, su progetto del Vescovo Ottaviano Capece (egli stesso architetto), e dedicata a Santa Maria Assunta. Nel 1638 Nicotera subì l’incursione dei Turchi, che entrarono nella chiesa per saccheggiarla ed esplosero contro il Crocifisso sette colpi di moschetto, i cui fori sono ancora visibili. La Cattedrale riportò gravi danni in seguito al terremoto del 1783 e venne riedificata su progetto di Ermenegildo Sintes, allievo del Vanvitelli. Il Sintes utilizzò l’originale materiale di pietra arenaria normanna, che risulta attualmente visibile dietro un vetro della navata centrale e presso l’attiguo Museo Diocesano di Arte Sacra. Divisa in tre navate, la pianta della Cattedrale di Nicotera si presenta a croce latina con transetto, profonda abside e soffitto a volte (un progetto che riecheggia altre chiese di origine vanvitelliana, come la Basilica della Santissima Annunziata a Napoli o la Chiesa del Gesù ad Ancona). La navata centrale è caratterizzata dalla presenza dell’altare maggiore in marmi policromi. Al centro, la bellissima statua lignea dell’Assunta, protettrice di Nicotera, realizzata nel 1764 dallo scultore napoletano Domenico Muollo. Nella navata destra è da segnalare la presenza di due altari del ‘700, sempre di scuola napoletana. Nella navata sinistra troviamo il Crocifisso ligneo di Laudano di Napoli (che nel 1638 fu colpito dai proiettili dei Turchi) e l’urna con il corpo del martire romano San Clemente. Nella Sala Capitolare si trovano grandi armadi in noce del 1700 provenienti dalla Certosa di Serra San Bruno. Numerosi i dipinti all’interno della Cattedrale.
(Fonte calabriaecclesia.org)
Commenti 0